E proprio con questa attività apparentemente inutile i bimbi sviluppano non solo le loro attività fisiche ma anche l'immaginazione, l'intelligenza, l'affettività e la socialità. Durante il gioco vengono apprese infinite nozioni ed è il modo migliore che il bambino ha per esprimersi. Questo avviene poichè il gioco è espressione libera, piacevole e spontanea della vita del bambino.
Se si cerca nel dizionario o in internet la parola "gioco", la definizione che risulta sarà:
"ogni attività che abbia per scopo la ricreazione o lo svago (nei bambini è spontanea e, secondo il riconoscimento della moderna pedagogia, costituisce una forma di esperienza seria e indispensabile per la costruzione della loro personalità)". Oppure:
"un'attività che può possedere una funzione ricreativa, una educativa, una biologica e sociale; coinvolge una o più persone (i giocatori) ed è basata su:
-un obiettivo che i/il giocatore/i devono cercare di raggiungere (che può anche essere diverso per ciascun giocatore) nell'ambito dell'attività del gioco.
-un insieme di regole, che determinano ciò che i giocatori possono e non possono fare durante l'attività ludica; intraprendere un'azione al di fuori delle stesse costituisce generalmente un errore o fallo (e se quest'ultimo è intenzionale significa barare). "
-un obiettivo che i/il giocatore/i devono cercare di raggiungere (che può anche essere diverso per ciascun giocatore) nell'ambito dell'attività del gioco.
-un insieme di regole, che determinano ciò che i giocatori possono e non possono fare durante l'attività ludica; intraprendere un'azione al di fuori delle stesse costituisce generalmente un errore o fallo (e se quest'ultimo è intenzionale significa barare). "
L'importanza del gioco appare quindi fondamentale, specialmente per i bambini più piccoli.
E come dice Michel Eyquem de Montaigne, filosofo, scrittore e politico francese:
"I giochi dei bimbi non sono giochi, bisogna considerarle come le loro azioni più serie."
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